Apparato respiratorio
Difficoltà (Distress) respiratoria
Introduzione
Il paziente che manifesta difficoltà a respirare (distress
respiratorio) costituisce un’emergenza medica o chirurgica da
trattare tempestivamente.
Cause
La difficoltà a respirare possono essere distinte in due tipi:
-
OSTRUTTIVE, quando la causa è un’ostruzione delle vie aeree superiori o
inferiori (il paziente ha gravi difficoltà ad inalare od esalare aria ed emette
suoni particolari durante una delle due fasi);
-
RESTRITTIVE, quando c’è una diminuzione dell’ampiezza del respiro per esempio per
patologie dello spazio pleurico o polmonari (il paziente respira molto rapidamente
e superficialmente).
Sintomi
Il sintomo clinico più manifesto nelle forme ostruttive è la
produzione di suoni acuti o bassi durante la respirazione, i suoni
sono associati ad un aumentato sforzo e fatica per poter respirare.
Alcuni pazienti possono manifestare cianosi, ossia una colorazione
bluastra delle nelle mucose orali. Nei distress ostruttivi, che
coinvolgono le vie aeree superiori, il paziente tende ad avere
un’inspirazione o un’espirazione prolungata ed emette suoni acuti o
stertorosi a seconda della parte delle vie aeree coinvolta. Qualora
invece ci sia un distress ostruttivo espiratorio si ha una
prolungata espirazione, a volte rumorosa e visibile a livello
addominale (utilizza il torchio addominale nel tentativo di
espellere aria dai poloni), come ad esempio si verifica in caso di
asma del gatto o bronchite cronica. Nel distress restrittivo la
respirazione è molto rapida e superficiale.
Terapia
Dopo aver localizzato la sede e valutato la gravità del problema il
veterinario sceglie la terapia d’emergenza, spesso salvavita. Le
fasi che generalmente vengono seguite sono le seguenti:
- leggera sedazione;
- ossigenoterapia;
- applicazione quando necessario di drenaggio toracico, toracocentesi, tracheotomia e ventilazione controllata.
Se l’ossigenoterapia non è sufficiente e non si riesce a
stabilizzare il paziente occorre intubarlo e ventilarlo. Tuttavia in
patologie che impediscono meccanicamente l’espansione polmonare (ad
es.: patologie pleuriche, dilatazione-torsione gastrica o GDV,
ascite) l’ossigenoterapia non permette di ottenere miglioramenti che
si avranno solo rimuovendo la causa. La somministrazione di ossigeno
può essere effettuata con diversi dispositivi: il flusso diretto,
cioè mantenendo il tubo vicino alle narici, attraverso sondino o
catetere nasale o gabbia a ossigeno. Quando la ventilazione del
paziente non è in grado di sostenere le funzioni vitali, è
necessario intubarlo e ventilarlo manualmente o meccanicamente
(utilizzo di un ventilatore polmonare), quando questa metodica non è
praticabile si ricorre alla tracheotomia d’urgenza. La toracocentesi
può essere, insieme all’ossigenoterapia e alla sedazione, molto
utile a scopo sia diagnostico che terapeutico per patologie dello
spazio pleurico, pneumotorace e versamento pleurico.
Prevenzione
I pazienti allergici devono essere tenuti lontano dai loro agenti
sensibilizzanti eliminando ad esempio lettiere, alimenti secchi,
tessuti sintetici o lana, i pazienti che invece non hanno avuti
precedenti di tali disturbi devono essere portati il più rapidamente
possibile dal veterinario perché una difficoltà respiratoria
trascurata può complicarsi e diventare fatale nell’arco di minuti od
ore.