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Apparato gastroenterico


Vomito

Introduzione

Il vomito è un sintomo, sia nel cane che nel gatto, di un numero davvero svariato di patologie. In presenza di più di un episodio di vomito il paziente deve essere sottoposto a visita clinica. Le domande del veterinario saranno per lo più orientate a capire se si tratta di vomito acuto o cronico, la sua natura, quando si verifica rispetto al pasto e il numero di episodi al giorno. Tutto ciò orienta il veterinario nel determinare la causa del vomito stesso.

Cause

Le cause di vomito sono molteplici. Tra le più importanti ricordiamo i disturbi gastrici come gastriti, ingestione di corpi estranei, ulcera gastrica, ostruzione e stenosi pilorica. Può essere causato da malattie intestinali come parassiti, gastroenterite emorragica e neoplasie, soprattutto nel gatto. Allergie, intolleranze alimentari possono indurre vomito, come anche l’ingestione di sostanze tossiche o farmaci (antinfiammatori). Si può infine avere vomito in caso di peritonite, malattie biliari nel gatto, diabete mellito, ipertiroidismo e piometra nel cane.

Terapia

Il vomito acuto con comparsa improvvisa e numerosi episodi giornalieri (da 3 a 10) necessita di indagine medico veterinaria, spesso sono necessarie terapie al fine di limitare l’emesi (vomito) e ripristinare la disidratazione conseguente. Se necessario in paziente deve essere ricoverato per poter essere reidratato con fluidoterapia endovenosa in quanto non è in grado di trattenere i liquidi ingeriti. Quando il paziente vomita e non defeca vi è un’altissimo rischio di addome acuto, tale patologie è una vera emergenza che deve essre valutata il più precocemente da un medico veterinario.

Prevenzione

Soprattutto quando il cane o il gatto è ancora cucciolo occorre prestare molta attenzione affinchè non ingerisca corpi estranei o sostanze tossiche reperibili in ambiente domestico. Il vomito comunque per quanto sia un sintomo ricorrente nelle specie domestiche non va mai trascurato. Nel gatto il vomito può essere causato dall’eccessiva ingestione di pelo, il quale può essere rimosso con la somministrazione di prodotti che ne favoriscono l’eliminazione o con opportune terapie nei casi più gravi.

Diarrea

Introduzione

La diarrea, frequente sia nel cane che nel gatto, consiste nell’eliminazione di feci non formate, eventualmente di anomalo colore e odore, con un numero di episodi variabile in funzione del tratto intestinale coinvolto e dalle lesioni prodotte dall’agente che l’ha causata. Le domande che il veterinario porrà al proprietario servono innanzitutto per raccogliere queste informazioni e capire se si tratta di una forma acuta oppure cronica.

Le cause

Le cause sono assai diverse e possono essere legate a patologie prettamente intestinali o a carico di altri organi e apparati. La diarrea acuta può essere causata da repentini cambi di dieta, allergie e intolleranze alimentari, ingestione di un alimento avariato, parassiti intestinali, pancreatite ed infezioni di origine virale o batterica. Altre cause possono essere la gastroenterite emorragica, l’assunzione di sostanze o piante tossiche. All’origine delle diarree croniche possono esserci disturbi del piccolo intestino come l’insufficienza del pancreas esocrino, parassitosi croniche, processi infiammatori e parziali ostruzioni. Le patologie del grosso intestino possono essere: coliti, sindrome del colon irritabile, tumori e malattie infettive (Fiv/Felv) nel gatto.

Terapia

Il trattamento della diarrea consiste in una terapia sintomatica volta a ridurre o interrompere i sintomi e la reidratazione, nei casi di grave disidratazione è necessaria la fluidoterapia endovenosa, in alcuni casi è necessaria la somministrazione di antibiotici specifici per l’apparato gastroenterico e fermenti lattici o probiotici. E’ sempre consigliato l’esecuzione di un esame delle feci per escludere parassiti intestinali. Qualora il problema persista occorre effettuare ulteriori indagini per valutare la causa con maggiore precisione.

Prevenzione

La principale regola per il proprietario è quella di evitare cambi di dieta improvvisi e la somministrazione di “bocconcini” appetitosi durante i pasti. Per quanto sia un sintomo comune e in apparenza non importante non va trascurato, è sempre consigliata la visita clinica portando, quando possibile, un campione di feci raccolto anche in contenitori di fortuna (ad es. bicchiere di plastica ricoperto con pellicola per alimenti).

Ostruzione intestinale

Introduzione

L’ostruzione intestinale è un’ostruzione al transito intestinale che se non individuata rapidamente può causare la morte del paziente per rottura dell’intestino e conseguente peritonite.

Cause

Le cause possono essere molteplici: ingestione di corpi estranei (ad es. sassi, noccioli frutta, ossa), malattie infiltrative della parete intestinale (tumori), intussuscezione (scivolamento di una parte dell’intestino all’interno del segmento precedente), torsione, volvolo, infestazione massiva da parassiti intestinali.

Sintomi

Nella maggior parte dei casi, indipendentemente dalla causa che ha prodotto l’occlusione, il paziente può presentare i seguenti sintomi: anoressia (non mangia), depressione, vomito (in questi casi è più grave e generalmente coinvolge anche il piccolo intestino), diarrea o arresto della defecazione e dolore addominale.
E’ di vitale importanza riconoscere i sintomi sopra descritti e recarsi il più precocemente possibile dal veterinario per confermare o escludere questa patologia che può compromettere la vita del paziente.

Terapia

Fondamentale è ripristinare rapidamente il circolo somministrando fluidi e reidratare il paziente, una particolare attenzione deve essere posta agli squilibri elettrolitici (sali minerali), successivamente si deve intervenire chirurgicamente per rimuovere il corpo estraneo o per rimuovere la porzione di intestino alterata e ristabilire il transito intestinale.

Gastroenterite emorragica

Introduzione

E’ un’infiammazione grave dell’apparto gastroenterico che colpisce i cani, soprattutto di piccola taglia, ed è potenzialmente letale.

Cause

Le cause di tale patologia sono tuttora poco chiare, forse legate ad anomale reazioni in cui è coinvolto il sistema immunitario. Spesso possono essere conseguenti ad infezioni virali (ad es. parvovirosi, cimurro) o all’ingestione di alimenti che il cane non è abituato ad assumere.

Sintomi

I sintomi principali sono il vomito e la diarrea (liquide, scure o rossastre, urgenza nell’evacuazione).

Terapia

Fondamentale è ripristinare rapidamente il circolo somministrando fluidi e reidratare il paziente, una particolare attenzione deve essere posta agli squilibri elettrolitici (sali minerali), successivamente si deve intervenire chirurgicamente per rimuovere il corpo estraneo o per rimuovere la porzione di intestino alterata e ristabilire il transito intestinale.

Prevenzione

Qualora si verifichino episodi di questo genere è opportuno non sottovalutarli di fatto la disidratazione e la deplezione elettrolitica conseguente a vomito e diarrea possono essere fatali, soprattutto nel cucciolo, nei pazienti di piccola taglia o in coloro che sono già in cura per altre patologie.

Dilatazione e torsione gastrica

Introduzione

La dilatazione e torsione gastrica è una patologia che colpisce principalmente i cani di grossa taglia con torace profondo ed è caratterizzata da un’iniziale dilatazione dello stomaco seguita da una torsione.

Cause

Non esiste una vera e propria causa, ma sono state riconosciute numerose cause che possono produrre tale sindrome: lassità dei legamenti che mantengono lo stomaco ‘‘fissato’’ alla parete addominale, età avanzata e taglia. Nella maggior parte dei casi la causa scatenante può essere un pasto voluminoso seguito da attività fisica, tale problema è particolarmente importante nei soggetti di taglia grande o gigante alimentati una sola volta al giorno.

Sintomi

L’animale è agitato, respira affannosamente e può avere ‘‘schiuma’’ alla bocca, può sviluppare una dilatazione addominale importante e avere l’addome teso e dolente. Il sintomo più semplice da rilevare sono i tentativi di vomito improduttivi (non riesce a rigettare nulla), il cane cerca di vomitare ma non riesce ed espelle solo materiale schiumoso biancastro-giallastro.
E’ assolutamente necessario recarsi tempestivamente dal veterinario per le cure immediate. Se non trattata tempestivamente questa sindrome può causare la morte in poche ore ed un dolore addominale gravissimo.

Terapia

Il trattamento dev’essere rapido ed atto a trattare il dolore, ridurre la distensione gastrica ripristinare un circolo efficace (somministrando fluidi per via endovenosa). Successivamente deve essere eseguito un intervento d’urgenza per riposizionare lo stomaco e rimuovere eventualmente anche la milza. Durante la procedura chirurgica si esegue la fissazione dello stomaco alla parete addominale per evitare le recidive.

Prevenzione

E’ una patologia che interessa tutti i cani di grossa taglia quali ad esempio: Pastore tedesco, Pastore Maremmano, Bovaro del Bernese, Alano, Dobermann, Pastore Belga, Akita Ino, Dogue de Bordeaux, in tali soggetti può essere eseguita la gastropessi preventiva, un intervento chirurgico effettuato in cavità addominale che fisando lo stomaco le previene la torsione.